Mentre la pista comincia a sgretolarsi e ridursi in polvere, la seconda manche si rivela più animata della prima. Il cavaliere solitario Alessandro Bressan (Kosmic/Vortex) viene successivamente sanzionato con una penalità di 10″ per partenza irregolare. Tuttavia la sua prestazione è stata convincente. Percorso difficile per Arnaud Kozlinski (CRG/Maxter) che comincia a perdere molto tempo a causa di un testacoda di Gary Catt (Tony Kart/Vortex) che rallenta Yannick De Brabander (Intrepid/TM), poi Marco Ardigò (Tony Kart/Vortex) costretto a una rimonta. Insomma la classifica è già cambiata a partire dalla prima curva, e non siamo ancora alla fine.
Per ora Simo Puhakka (PCR/TM), un allegro finlandese, si piazza secondo davanti a Oliver Rowland (LH/Maxter), Richard Bradley (Maddox/Maxter), Libor Toman (Birel/Parilla) e Mark Litchfield (Maranello/Maxter). Kozlinski rimonta come un treno dosando sapientemente rischi e prudenza. Jason Parrott e Sauro Cesetti su Birel si riposizionano, mentre Puhakka cede agli assalti prima di Rowland e poi di Kozlinski. Quest’ultimo si regala uno straordinario sorpasso all’interno su Rowland che gli apre le porte della vittoria. Ardigò termina settimo e Vica Chong Chuen Yee ventunesimo, un pilota simpatico e piuttosto bravo.
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