Dimenticate le difficoltà della competizione di Magny-Cours, Dorian Boccolacci ha ritrovato la strada verso la vittoria nello scorso week-end a Nogaro, la quinta delle sette prove del Campionato di Francia F4. Più combattivo che mai, il giovane pilota francese ha costantemente alzato il livello delle sue performance fino ad arrivare alle costole del vincitore in gara 3, facendo anche registrare il giro più veloce. Due volte secondo, una volta quarto, ha ridotto il gap che lo separa dal 2° posto in Campionato grazie a una condizione psicologica più solida.
Partito in sordina nelle prove libere, Dorian si è distinto nelle prove di qualificazione facendo segnare il 2° tempo, a soli due decimi dal pilota in pole, mentre gli altri avversari erano ben distanziati. Questa sessione faceva già presagire come si sarebbe svolto il meeting nella soleggiata Nogaro (Francia). Mentre Sorensen riusciva a piazzarsi saldamente in testa sin dalla prima gara di sabato mattina, Dorian gestiva l’uso degli pneumatici per assicurarsi in tutta scioltezza il 2° posto, nonostante una monoposto ancora migliorabile, ben distaccato dal gruppo con il 2° miglior tempo in gara. Prudente alla partenza di gara 2, in quinta fila per la regola dei primi dieci schierati al contrario sulla griglia di partenza, Dorian ha alzato il ritmo a metà gara e ha mantenuto la pressione fino al traguardo, premiato da un buon 4° posto.
È durante l’ultima gara, domenica mattina, che Dorian ha mostrato il meglio del suo potenziale. La sua nuova strategia globale ha dato i suoi frutti e ha potuto tenere il ritmo del leader per 14 giri. Alla costante ricerca del minimo errore da parte di Sorensen, si è dimostrato minaccioso fin dal primo passaggio e ha terminato a soli 5 decimi, mentre il gruppo si trovava a più di 14″.
“A Nogaro ho raggiunto il mio obiettivo“, ha spiegato il giovane francese. “Ero molto più competitivo rispetto a Magny-Cours, il che è molto positivo. In Gara 1 sono arrivato secondo, ma il distacco da Sorensen era consistente. Abbiamo risolto qualche problema sulla mia auto e sono riuscito a mantenere il contatto in Gara 3. Ero anche più veloce del vincitore, ma non ho voluto rischiare attaccandolo. Far segnare il miglior tempo nell’ultima gara del week-end è una grande soddisfazione perché prova che la mia guida si è adattata alla F4 e agli pneumatici Kumbo. La vittoria in Campionato non è più ipotizzabile, ma m’impegnerò a conquistare il secondo gradino del podio nelle prossime due prove.”
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